Ughetto Forno

Un gruppo di bambini si ritrova nel quartiere municipio II di Roma per festeggiare la promozione alla classe successiva. È il nuovo pallone della Champions League, regalo fatto a Lorenzo, il più carismatico tra gli amichetti, il richiamo. Ed è fra un tiro ed un altro che il pallone finisce oltre una cancellata, vicino ad un murales.

Lorenzo e i suoi amici chiedono l’aiuto di Marcello, vecchietto che conoscono un po’ tutti in quartiere, per recuperarlo.Sarà lui a far emergere la storia che c’è dietro quel murales: il bambino raffigurato è Ughetto Forno, eroe partigiano, morto per la patria il 5 Giugno 1944.

Successivamente è tentando di scavalcare la cancellata che Lorenzo cade e sbatte la testa ritrovandosi in un attimo a rivivere quel 5 Giugno fra fumo e spari come se fosse proprio lui Ughetto Forno.

Ora tocca a Lorenzo essere coraggioso e spronare i suoi compagni, anche loro catapultati in quella realtà, a salvare il ponte e mettere in fuga i tedeschi.La partita di pallone si è trasformata in una partita ben più importante. I bambini ottengono il risultato, i tedeschi sono stati allontanati.

Ma durante i festeggiamenti un colpo di mortaio scoppia vicino a Lorenzo. Il bambino si sveglia d’improvviso. Ha rivissuto tutto, l’eroismo, l’adrenalina, la sensazione della fine. Al risveglio Lorenzo si sente un bambino diverso. Il viso di Ughetto Forno è lì, maestoso, che lo protegge.

Quello che, poco prima, era stato solo un racconto ora è una realtà nella sua testa. Il pallone è recuperato e, insieme a questo, la cosa più importante: il ricordo di Ughetto Forno. Il sole sta calando e i ragazzini rientrano con le loro biciclette verso casa. Oggi sì, anche loro un po’ eroi.

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